FALLIMENTO BANCHE: COSA SUCCEDE AI MIEI RISPARMI E AI MIEI INVESTIMENTI?
FALLIMENTO BANCHE: COSA SUCCEDE AI MIEI RISPARMI E AI MIEI INVESTIMENTI? La crisi finanziaria ha creato un clima di sfiducia verso le banche da parte dei cittadini a causa dei diversi fallimenti che hanno colpito gli istituti finanziari nel tempo.
COSA SIGNIFICA “FALLIMENTO DI UNA BANCA?”
Il fallimento di una banca si verifica quando questa non è più in grado di soddisfare i propri obblighi finanziari nei confronti dei propri clienti e degli altri creditori. Ciò può accadere per diverse ragioni, tra cui cattiva gestione, perdite ingenti, imprudenti investimenti o esposizioni a rischi elevati.
FALLIMENTO BANCHE: COSA SUCCEDE AI MIEI RISPARMI E AI MIEI INVESTIMENTI?
Lo Stato italiano si è impegnato ad intervenire per impedire il fallimento delle banche italiane mediante la ricapitalizzazione con sottoscrizione di azioni privilegiate e garantendo le nuove emissioni obbligazionarie.
Il denaro depositato presso una banca è protetto fino ad un certo importo dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) o dal Fondo Nazionale di Garanzia (FNG).
In Italia il FITD copre i depositi fino a un massimo di 100.000 euro per ciascun titolare, mentre il FNG copre i depositi fino a 150.000 euro per ciascun titolare.
QUALI SONO I COMPITI DEL FITD?
Il FITD, istituito nel 1978, finanziato dalle stesse banche attraverso il pagamento di contributi annuali, ha lo scopo di garantire i depositi dei clienti delle banche che operano in Italia. Questo ha un ruolo importante nel mantenere la stabilità del sistema bancario italiano e proteggere i depositi dei clienti.
Il FITD copre i depositi fino a un massimo di 100.000 euro per ciascun titolare presso ciascuna banca aderente al fondo. Ciò significa che, se una banca fallisce, i depositi dei clienti saranno coperti fino a questo importo. Ad esempio, se un cliente ha depositato 200.000 euro presso una banca aderente al FITD, i primi 100.000 euro saranno coperti dal fondo e i restanti 100.000 euro saranno a rischio.
Se, invece, il depositante ha due conti correnti in due istituti diversi, questi sono protetti singolarmente fino a 100 mila euro per intestatario.
La situazione più rischiosa, quindi, si ha quando un singolo intestatario detiene sul conto corrente di una singola banca oltre 100 mila euro.
COSA SUCCEDE IN CASO DI INSOLVENZA?
In caso di insolvenza di una banca aderente al FITD, il fondo può intervenire in due modi: attraverso il finanziamento diretto o attraverso l’acquisto degli asset della banca.
Nel caso del finanziamento diretto, il FITD può fornire alla banca una liquidità immediata per garantire la continuità dell’attività bancaria e proteggere i depositi dei clienti. Nel caso dell’acquisto degli asset, il FITD può acquisire gli asset della banca in fallimento e vendere o gestirli in modo da ridurre le perdite per i depositanti.
È importante notare che il FITD copre solo i depositi bancari, come i conti correnti e i libretti di risparmio, e non copre gli investimenti, come le azioni o le obbligazioni.
Se è la banca stessa ad emettere azioni o obbligazioni, questi potrebbero diventare inutili in caso di fallimento della banca; se invece hai investimenti in fondi comuni o prodotti strutturati offerti dalla banca, questi non sarebbero colpiti direttamente da un eventuale fallimento.
FALLIMENTO BANCHE: COSA SUCCEDE AI MIEI RISPARMI E AI MIEI INVESTIMENTI? QUALI PRECAUZIONI PRENDERE PER PROTEGGERE I PROPRI INVESTIMENTI?
I conti bancari sono un modo comune per gestire le proprie finanze, e sono coperti dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) fino all’importo massimo di euro 103.291,28. Anche le banche estere con filiali in Italia possono aderire al fondo.
I conti cointestati a due o più soggetti seguono lo stesso limite massimo di garanzia per ciascun titolare. Tuttavia, il tetto massimo si riferisce a tutti i conti aperti presso la stessa banca. Inoltre, i conti aperti presso le banche online hanno la stessa garanzia dei conti tradizionali. Per essere completamente tutelati, è consigliabile non tenere più di 103.291,28 euro presso la stessa banca. Se si possiede una somma elevata sul conto corrente, conviene investirla diversamente o aprire conti presso banche diverse.
CONTI DI DEPOSITO
I depositi presso le banche di credito cooperativo sono garantiti da un fondo specifico che funziona come il Fitd e ha lo stesso limite massimo di garanzia di euro 103.291,28.
Per i titoli conservati dalle banche per conto dei clienti, questi rimangono completamente separati dal patrimonio della banca, quindi i creditori della banca non possono rivalersi su questi, neppure in caso di fallimento della banca.
AZIONI
Gli investimenti in azioni rappresentano una forma di investimento a rischio, senza alcuna garanzia. Gli azionisti sono soci della società in cui investono, e se questa fallisce, possono perdere tutto il capitale investito. Inoltre, le quotazioni dei titoli azionari possono variare improvvisamente in borsa. L’acquisto di azioni deve essere valutato con molta cautela, poiché rappresenta una delle forme più rischiose di investimento finanziario.
OBBLIGAZIONI
Le obbligazioni emesse dalle società private sono titoli rappresentativi di un prestito fatto alla società, senza alcuna garanzia. Investire in obbligazioni significa prestare denaro alla società che si impegna a restituirlo alla scadenza, oltre a pagare gli interessi. Tuttavia, il rischio di perdita del capitale investito è molto alto, poiché in caso di fallimento della società, si può perdere l’intero investimento. Alcune obbligazioni emesse dalle banche possono essere garantite dallo Stato. Tuttavia, è necessario valutare attentamente la solvibilità della società a cui si presta il denaro. Inoltre, se si ha bisogno di vendere le obbligazioni prima della scadenza, c’è la possibilità di ottenere meno di quanto investito, poiché le obbligazioni possono perdere valore in seguito alla variazione dei tassi di interesse sul mercato.
TITOLI DI STATO
I titoli di Stato italiani, come i Bot, Cct e Btp, sono obbligazioni emesse dallo Stato italiano, considerati una delle forme più sicure di investimento. Acquistare titoli di Stato significa prestare denaro allo Stato, che si impegna a restituirlo alla scadenza, oltre a pagare gli interessi. Il rischio di perdita del capitale è molto basso, dato che può avvenire solo in caso di bancarotta dello Stato. In ogni caso, se si ha bisogno di vendere i titoli prima della scadenza, c’è la possibilità di ottenere meno di quanto investito; questo perchè i titoli di Stato possono perdere valore in seguito alla variazione dei tassi di interesse sul mercato. Alla scadenza, invece, siamo sicuri di ottenere l’intero capitale investito.
I titoli del risparmio postale, come i libretti postali, sono garantiti dallo Stato attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, quindi danno un livello di sicurezza simile a quello dei titoli di Stato.
FONDI COMUINI DI INVESTIMENTO ED ETF
I fondi comuni di investimento e gli Etf sono gestiti da società finanziarie, ma il loro patrimonio è separato da quello del gestore, garantendo un elevato grado di tutela; tuttavia, il grado di rischio dipende dalla categoria del fondo in cui si investe. I fondi azionari possono rendere di più, ma sono più rischiosi, mentre quelli obbligazionari di solito rendono meno, ma sono più sicuri. I fondi che investono solo in titoli di Stato sono considerati i più sicuri.
FONDI PENSIONE
I fondi pensione sono dei fondi di investimento e le stesse regole che si applicano a questi ultimi valgono anche per i fondi pensione.
TFR IN AZIENDA
Nel caso in cui un dipendente lasci il TFR in azienda, è tutelato dal fondo di garanzia dell’INPS in caso di fallimento dell’azienda stessa.
PRONTI CONTO TERMINE
I pronti contro termine, invece, non sono oggetto di una specifica disciplina legislativa e le interpretazioni della giurisprudenza non sono concordi, pertanto rimangono dei dubbi sui rischi che l’investitore assume.
Non sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, e l’investitore corre il rischio che la banca fallisca prima della scadenza dell’operazione. Può anche accadere che l’emittente del titolo sottostante fallisca, lasciando l’investitore senza i soldi e con un titolo che non vale più niente. In ogni caso, l’investitore dovrebbe valutare attentamente i rischi coinvolti prima di investire in questo tipo di operazioni.
FALLIMENTO BANCHE: COSA SUCCEDE AI MIEI RISPARMI E AI MIEI INVESTIMENTI?
Per quanto riguarda i conti correnti e i conti deposito, è importante sapere che siamo garantiti fino a 100.000€ per ogni conto che abbiamo presso una banca. Ciò significa che in caso di fallimento della banca, i nostri depositi fino a tale importo sono protetti dal sistema di garanzia dei depositi.
Se invece abbiamo un conto titoli appoggiato ad una banca, il fallimento della banca non ci colpirebbe direttamente, poiché i nostri capitali investiti non fanno parte del patrimonio della banca. Tuttavia, se abbiamo investito in azioni o obbligazioni emesse dalla banca, in caso di default subiremo i normali rischi derivanti dalla nostra attività di investimento. Lo stesso vale per i derivati emessi dalla banca, come i certificates.
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