Lo sapevi che la pensione integrativa ti porta anche un buon risparmio fiscale?
Ebbene sì, a chi decide di aderire ad un fondo pensionistico viene riconosciuto un grosso beneficio, ovvero la deducibilità fiscale dei contributi versati al fondo pensione dal reddito IRPEF dichiarato annualmente.
Questo perché lo Stato ha deciso di promuovere, dando grandi incentivi fiscali, l’adesione ad una forma pensionistica integrativa a quella pubblica. Ritiene che sia una valida soluzione per riuscire a mantenere nel lungo termine il benessere dei cittadini.
I contributi versati annualmente nel proprio fondo pensione abbattono l’imponibile fiscale ai fini IRPEF. Infatti, i versamenti vengono sottratti dal reddito dichiarato prima che venga applicata l’aliquota progressiva prevista. Risultato: meno imposte da pagare!
IRPEF, facciamo un piccolo ripasso
L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Viene applicata sul reddito complessivo dell’anno solare precedente a quello in cui è presentata la dichiarazione dei redditi.
Il reddito complessivo è formato dalla somma totale delle distinte categorie di:
- redditi fondiari.
- redditi di capitale.
- redditi di lavoro dipendente.
- reddito di lavoro autonomo.
- redditi di impresa.
- redditi diversi (per esempio i redditi di lavoro autonomo – non abituale).
Invece, quando parliamo di base imponibile IRPEF, parliamo del reddito complessivo netto su cui viene applicata l’aliquota progressiva prevista.
È determinata da:
- totale dei singoli redditi lordi.
- sottrazione degli oneri deducibili (categoria di cui fanno parte i versamenti al fondo pensione).
- deduzione dell’abitazione principale.
Una volta determinata la base imponibile, vengono applicate le diverse aliquote crescenti per scaglioni di reddito.
In parole semplici, il reddito del soggetto in questione viene diviso in tante parti quanti sono gli scaglioni compresi nel suo ammontare finale e a ciascuno viene applicata l’aliquota di riferimento.
È proprio qui, in questa fase di determinazione dell’imponibile, che vediamo il grosso vantaggio del possedere una forma pensionistica integrativa. Grazie ad essa andremo ad abbattere la base imponibile su cui verrà effettuata la tassazione.
Dopo aver determinato il totale delle tasse da pagare (IRPEF lorda) si applicano le detrazioni fiscali per:
- carichi di famiglia.
- redditi per il lavoro prestato.
- altri oneri detraibili nella misura del 19% (come spese mediche e premi polizze vita).
Ottenuto l’IRPEF netto si detrae ancora gli eventuali crediti d’imposta e le ritenute d’acconto.
Deducibilità dei versamenti al fondo pensione, ecco quanto puoi risparmiare
Rispetto alla detrazione, la deduzione è un risparmio fiscale immediato sull’intera somma investita, fino al massimale concesso.
Infatti, al reddito complessivo del contribuente devono essere subito sottratti gli oneri deducibili e, come abbiamo visto in precedenza, i versamenti al fondo pensione ne fanno parte.
La conseguenza è una significativa riduzione della base imponibile!
Annualmente si può portare in deduzione dal reddito dichiarato ai fini IRPEF fino a 5.164,57 euro. Questo è Il limite di deducibilità fiscale riguardante i contributi alla pensione integrativa. Sono inclusi anche i possibili contributi versati dal datore di lavoro.
L’eventuale TFR conferito al fondo pensione non è deducibile poiché non viene considerato come un reddito imponibile
Un metodo semplice e veloce per calcolare il risparmio fiscale è quello di applicare l’aliquota di riferimento al totale dei versamenti fatti nel fondo pensione durante l’anno.
Per esempio, se si ha un reddito complessivo oltre i 75.000€ e si versano tutti i 5.164 euro annui, si avrà il risparmio fiscale massimo di circa 2.220€ annui (43% di 5.164,57€, dove 43% è l’aliquota per i redditi complessivi di oltre 75.000€).
Altri vantaggi fiscali con la previdenza integrativa
La previdenza integrativa porta altri due vantaggi fiscali molto importanti:
Familiare a carico
Si può iscrivere ad un fondo pensione anche un familiare a carico, come un figlio o il coniuge.
Vantaggio fiscale per giovane alla prima occupazione
Un giovane che inizia a lavorare ha un vantaggio fiscale maggiore. Infatti, il limite annuo di deducibilità ammonta a 7.746,86 euro.
Per i primi 5 anni di iscrizione al fondo pensionistico, la differenza tra il tetto di deducibilità ordinario e quanto versato ogni anno va a sommarsi e forma un bonus deducibile addizionale.
Questo bonus, a partire dal sesto anno, può essere dedotto anche in modo diluito per i prossimi 20 anni.
Ogni anno si potrà usufruire del bonus di 2.582,29€, ovvero la parte versata eccedente il tetto ordinario di 5.164,57€.
Conclusioni
Non si tratta solamente di un investimento per il proprio futuro, la previdenza integrativa ti permette di avere un notevole risparmio fiscale prendendo la semplice decisione di mettere da parte dei soldi per la propria pensione.
Si tratta di incentivi importanti che, oltre a tutelare chi aderisce, aumenta considerevolmente la convenienza di questa forma di risparmio rispetto alle altre.